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Stachys

Categoria: Ornamentale

Il genere Stachys, comprende circa 300 specie di piante erbacee, perenni e annuali, rustiche e semirustiche, originarie delle zone temperate dell'Europa e dell'Asia. Le foglie sono ovali - lanceolate, talvolta vellutate al tatto. I fiori sono raccolti in spighe (Stachys=spiga) di colore bianco, roseo, rosso o violaceo. Sono piante ideali per bordure o aiuole, oppure per formare coperture molto compatte. La grazia del fogliame verde - argenteo diventa molto attraente se accostato con piante a fiori bianchi, rosa e blu.

Tra le specie e varietà più coltivate citiamo:

Stachys lanata: questa pianta è conosciuta anche con il nome di Stregona candida o Orecchie di coniglio ("Rabbit's ear" per gli inglesi). Probabilmente originaria del Caucaso e dell'Iran. Raggiunge un'altezza di 40-50 cm. Il fogliame, ricoperto da una fitta peluria argentea, è molto ornamentale. In estate produce spighe di fiori rosa-porpora. Adatta come pianta da bordura e da aiuola. Sopporta piuttosto bene la siccità.

Stachys macrantha: raggiunge un'altezza di 50-60 cm. I fiori sono di color rosa-porpora. La fioritura inizia a partire da maggio. Varietà interessanti: Stachys macrantha Rosea, Stachys macrantha Superba, e Stachys macrantha Violacea.

Stachys nivea: il suo periodo di fioritura è compreso tra giugno e agosto. Raggiunge un'altezza massima di 20 - 25 cm.

Stachys spicata:  specie molto compatta. Fiorisce da giugno ad agosto.

Stachys sylvatica: le foglie se strofinate emanano un' aroma pungente. I fiori sono di colore viola-rosso scuro, con particolari screziature bianche. Fiorisce da giugno a settembre.

Stachys thirkei: bella pianta dal fogliame argentato e vellutate al tatto. I fiori sono viola scuro. Altezza 10-15 cm.

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Coltivazione: le specie e varietà più fiorifere sono indicate per i bordi misti. Molte sono  ideali come tappezzanti, e per i giardini rocciosi. Si adattano molto bene a tutti i tipi di terreno. Possono sopportare senza problemi temperature piuttosto rigide. Nelle zone a clima molto rigido la parte aerea si dissecca (si consiglia di pacciamare), ma ricomincerà a vegetare con l'arrivo della primavera

Esposizione: in pieno sole, ma si adattano senza problemi alle posizioni parzialmente ombreggiate

Messa a dimora: in autunno, terminata la fioritura, o in marzo - aprile, si dividono i cespi e le porzioni si mettono direttamente a dimora

Irrigazione: moderate, ma durante i mesi estivi si possono intensificare le irrigazioni.

 

Oidio

Malattie

L'oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche "mal bianco", l'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta "scelta" di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

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