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Fico

Categoria: Frutteto

Il fico, Ficus carica, è una pianta appartenente alla famiglia delle Moraceae, originaria dell’Asia occidentale.
Ficus carica è un albero che può raggiungere 6-8m di altezza.
Ha una struttura disordinata, con chioma espansa portata da un tronco robusto di colore grigio-marrone.
I rami sono deboli e terminano con una gemma triangolare a punta.
Su di essi si inseriscono le foglie, caduche, di grosse dimensioni e forma tri- o pentalobata, di colore verde chiaro e lamina rugosa lievemente tomentosa.
Quelli che noi consideriamo frutti, e chiamiamo “fichi”, sono, in realtà, dei “siconi” carnosi di forma allungata a pera con buccia verde o nera.
Al loro interno si trovano i fiori, piccoli e unisessuali, che vengono impollinati da insetti pronubi che si introducono all’interno del siconio attraverso l’apertura che ha all’estremità apicale.
In seguito si formano i veri frutti con i semi, o “acheni”, avvolti in una polpa di colore rosa-rosso molto dolce.
I siconi, o più semplicemente “fichi”, vengono prodotti solo dalle piante femminili.
Esistono poi le piante maschili, “caprifichi”, che producono solo fiori maschili e non frutti.
I fichi possono essere di due tipi: - Fioroni: maturano a tarda primavera.
- Fichi veri e propri: maturano a fine estate o inizio autunno.

Clima: Predilige climi caldi tipicamente mediterranei, soffre con temperature minime inferiori a -10°C; è

molto resistente alla siccità, mentre soffre l’umidità.

Esposizione: Pieno sole o mezz’ombra.

Terreno: Fresco, profondo, fertile e ben drenato; soffre i ristagni idrici. Ha radici molto invasive, che si

approfondiscono molto.

Propagazione: Si moltiplica per talea o pollone radicato


COME SI CONSUMA QUESTO FRUTTO?

I fichi sono coltivati principalmente per il consumo fresco, ma anche per la trasformazione (fichi secchi,dolci e marmellate). Hanno un elevato potere calorico, poiché ricchi di zuccheri.

Cancri rameali

Malattie


Sono causati dai patogeni fungini che attaccano prevalentemente i rami delle specie arboree.
Nectria galligena, Diaporthe perniciosa, Botryosphaeria obtusa.

Per la Nectria galligena le principali piante ospiti sono melo, pero, latifoglie forestali e di interesse paesaggistico. Sui tessuti legnosi si manifestano lesioni inizialmente imbrunite, depresse, situate in vicinanza di ferite. Si ha una rapida cicatrizzazione con formazione di un anello di callo attorno alla lesione. Col passare degli anni la lesione assume un caratteristico aspetto a bersaglio.

Diaporthe perniciosa e Botryosphaeria obtusa provocano zone cancerose con vistose modificazioni della corteccia in corrispondenza delle zone invase dal fungo.

I cancri possono causare la caduta delle foglie e portare alla morte di intere branche.

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